C’è una valigia sul letto. Ci sono dei vestiti dappertutto. C’è una donna che li piega. C’è un ciuffo di capelli che le va sugli occhi ogni volta che si china. C’è odore di caffè. C’è ancora buio. C’è Venere che si vede tra gli alberi ora che è inverno e non ci sono foglie. C’è rumore della doccia e sotto la doccia c’è un uomo di vent’anni. La donna conta i pantaloni, poi le camicie, poi si siede sul letto. Guarda la stanza. Il figlio va in cucina a bere il caffè. La donna si fruga nelle tasche della vestaglia, trova una forcina e si sistema i capelli. Poi guarda l’orologio. C’è tempo prima del treno. Il figlio entra nella stanza. Inizia a vestirsi. Lei finisce la valigia e la chiude. Ora si trovano uno di fronte all’altra. Lui l’abbraccia. Lei sa di letto e di vecchiaia. C’è un treno da prendere. C’è una vita da vivere. C’è quella casa che è già vuota. C’è quel figlio che ha avuto così tardi e se ne va così presto.

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